Post by mauroPost by JoeChe io sappia no.
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Post by JoeSe invece hai esigenze particolari per usare
dd, allora meglio spiegare un attimo meglio
quali sono.
grazie per la risposta.
Ho usato dd diverse volte e con soddisfazione, è infallibile per clonare
volumi, e l'ho fatto tra usb identiche, quindi senza altre particolari
esigenze.
Certo, nel caso di usb identiche non si pone
il problema: tanto leggi tanto copi e via...
Se vogliamo fare i pignoli resta il discorso
della determinazione di quale sia il “bs=”
ottimale per ottenere il risultato nel tempo
minore possibile, che su volumi di una certa
dimensione è da valutare. Però sì, la copia
in ogni caso fila via liscia e la clonazione
è davvero tale.
Post by mauroOra ho una distribuzione Ubuntu 18.04 interamente installata su una usb
da 64 Gb, che voglio clonare su una usb da 128, perchè devo lavorare con
più spazio e deve essere quella configurazione, senza impazzire a
ricominciare da capo con una nuova installazione e ricreare le
personalizzazioni.
Ecco, allora non ti basta spostare solo i
dati della partizione sorgente, ma devi
anche ripristinare i settori “iniziali”
clonandoli bit a bit con dd.
In pratica:
- copi il MBR e la tabella delle partizioni
della chiavetta sorgente sulla destinazione.
dd if=/dev/sdd of=/dev/sde bs=512 count=1
in realtà dovrebbe bastare solo il MBR:
dd if=/dev/sdd of=/dev/sde bs=446 count=1
In questo modo avrai anche sulla destinazione
lo stesso MBR della sorgente contenente il
bootloader per avviare il sistema, altrimenti
se copi solo i dati la destinazione non sarà
avviabile, e nel tuo caso non va bene.
- Copiato il MBR (quindi i primi 446 bytes)
con fdisk devi modificare la tabella delle
partizioni come ti ho spiegato nel post
precedente: occhio, perchè questo passaggio
dipende anche da come era partizionata la
sorgente, per capirci il bootloader nel
MBR lo abbiamo clonato, per cui se era
ad esempio configurato per far partire la
seconda partizione della sorgente, allora
anche nella destinazione dovrai avere
questa seconda partizione. In pratica
il partizionamento della sorgente deve
essere coerente con quello della destinazione,
se avevi solo una partizione non c’è problema,
se invece ubuntu ha complicato le cose in fase
d’installazione creando magari più partizioni
allora ti consiglio di copiare tutto al
punto precedente: MBR+tabella; poi con fdisk
ti vai a modificare solamente la partizione
contenete il sistema e lasci stare le eventuali
altre eventualmente necessarie ad ubuntu.
Per maggiori dettagli dovresti dire come è
partizionata la sorgente, eventualmente posta
l’out di
fdisk -l /dev/sdd
Ovviamente al posto di sdd devi mettere il
file speciale associato alla tua chiavetta.
- allargata la partizione di sistema procedi come
spiegato nel post precedente:
. creazione fs con mkfs
. copia dati dalla sorgente con cp -a
Alternativa un po’ più brutale:
- copi tutta la sorgente con dd
dd if=/dev/sdd of/dev/sde bs=4M status=progress
- modifichi la tabella partizioni allargando
la partizione di sistema, di fatto eliminandola
e poi ricreandola al limite delle dimensioni
della destinazione, in pratica non modifichi
il bit iniziale e accetti il default per il
bit finale che ti propone fdisk, così non tocchi
eventuali partizioni precedenti e allo stesso
tempo vai ad occupare tutto lo spazio.
Per capirci, dopo la copia brutale la destinazione
potrebbe essere una cosa del tipo:
<|--MBR--|-tab-part-|-part-|-da-|-non.toccare-|-sistema-|....non allocato...>
andando a modificare la tabella delle partizioni
come spiegato allargando solo la partizione di
sistema verso la fine otterrai una cosa del tipo:
<|--MBR--|-tab-part-|-part-|-da-|-non.toccare-|---------- sistema ---------->
<|--MBR--|-tab-part-|-part-|-da-|-non.toccare-|-sistema-|....non allocato...>
^
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..............................................| <-- deve iniziare lì
- allarghi il filsesystem che sta dentro alla
partizione allargata (resize2fs).
Puoi scegliere la via che preferisci, tenuto conto
del fatto che la prima è molto più sensata per non
ricopiare bit a bit lo spazio vuoto, quindi nel caso
in cui la sorgente contenga tanto spazio vuoto è
meglio “cp -a”.
Poi tieni conto anche che l’esempio riportato
sopra da per scontato un tipo di partizionamento
della sorgente... vecchia maniera, quindi con
MBR classico, ci sono altre situaizoni tipo se
fosse partizionata in GPT... questo dipende da
come l’avevi partizionata o come l’aveva fatto
ubuntu quando l’hai installato sulla chiavetta.
fdisk -l, come spiegato sopra chiarisce le cose
e se non basta puoi usare anche:
gdisk -l /dev/sdd
Così si capisce come è partizionata.
https://askubuntu.com/questions/491082/steps-to-create-dd-image-file-from-usb-and-restore-image-to-a-different-usb
Detto questo ci sono anche tool tipo clonezilla
che automatizzano un po’ le cose in casi come il
tuo.
In estrema sintesi puoi usare dd per lo scopo,
ma non basta se poi vuoi sfruttare tutto lo
spazio della chiavetta destinazione più grande.
Per farlo dovrai anche metter mano alla tabella
delle partizioni e dovrai muoverti a seconda del
tipo di partizionamento (mbr, gpt-bios gpt-uefi).